Passione

Aforismi

Elias Canetti

Accademie il cui compito sarebbe di abolire, di tanto in tanto, certe parole.
Alcuni raggiungono la loro massima cattiveria nel silenzio.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
Che ci siano lingue diverse è il fatto più misterioso del mondo. Vuol dire che per le stesse cose ci sono nomi diversi; e questo dovrebbe far dubitare che non siano le stesse cose.
Che uno riesca a vedere chiaramente che cos'è la vita e tuttavia la ami tanto! Forse ha il sospetto di quanto poco significhi quel suo veder chiaro.
Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.
Chi ha conosciuto i propri accessi di odio contro se stesso, come fa a meravigliarsi dell'odio altrui?
Chi ha troppe parole non può che essere in solitudine.
Chi obbedisce a se stesso soffoca non meno di chi obbedisce ad altri. Soltanto l'incoerente non soffoca, colui che si dà ordini ai quali si sottrae. Talvolta, in circostanze particolari, è giusto soffocare.
Chi vuole dominare sugli uomini cerca di svilirli, di sottrarre loro forza di resistenza e diritti, finché siano dinanzi a lui impotenti come animali. Egli li trasforma in animali, e anche se non lo dice apertamente, dentro di sé è sempre ben cosciente di quanto poco gli importino; parlandone con i suoi confidenti, egli li definisce pecore o gregge.
Chi vuole pensare deve rinunciare a darsi da fare.
Chi è ossessionato dalla morte, a causa d'essa diviene colpevole.
Chi è veramente intelligente nasconde di avere ragione.
Ci si rallegra dei desideri che si realizzano per altri, specialmente se noi stessi non siamo intervenuti in alcun modo: come se ci fossero chissà dove una benevolenza e un udito invisibili.
Ci sono libri che si posseggono da vent’anni senza leggerli, che si tengono sempre vicini, che uno si porta con sé di città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per intero anche una sola frase. Poi, dopo vent’anni, viene un momento in cui d’improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può fare a meno di leggere uno di questi libri d’un fiato, da capo a fondo: è come una rivelazione. Ora sappiamo perché lo abbiamo trattato con tante cerimonie.
Cinismo: non aspettarsi da alcuno più di quanto noi stessi siamo.
Ciò che hai scoperto con orrore, risulta poi essere la semplice verità.
Ciò che è interessante nelle filosofie è la loro assurdità. Presentano varie possibilità del mondo. Non occorre sceglierne una e accettarla, ma devono esserci. È un povero gioco quello che si accontenta di smascherarle tutte come assurde. Proprio l'assurdo è la cosa più importante: anzi, si potrebbe dire, quello che hanno di più vivo e vitale.
Coloro che non s'adeguano sono il sale della terra, il colore della vita, condannano se stessi all'infelicità, ma sono la nostra felicità.
Come ogni altra cosa, il potere porta in sé la propria fine.
D'improvviso i risorti, in tutte le lingue, accusano Dio: il vero Giudizio Universale.
Dall'equilibrio fra sapere e ignoranza dipende quanto si è saggi.
Dare un nome alle cose è la grande e seria consolazione concessa agli uomini.
Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
Di tutte le religioni dell’uomo, la guerra è la più tenace; ma anch’essa può dissolversi.
Dio fu un errore. Ma è difficile stabilire se fu commesso troppo presto o troppo tardi.
Dio stesso ha istigato il serpente contro Adamo ed Eva, e tutto è disceso dal fatto che il serpente non lo tradì. Quell'animale velenoso è rimasto fino a oggi fedele a Dio.
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato, non ne troverà mai uno più grande.
Disperazione, l'unica forma disinteressata di esistenza.
Dovranno esserci ancora ebrei quando l’ultimo ebreo sarà sterminato.
E qual è il peccato originale degli animali? Perché gli animali subiscono la morte?
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? Darwinismo capovolto.
Finché può, la massa accoglie in sé ogni cosa; ma proprio perché accoglie ogni cosa, essa si disgrega.
Forse neanche un solo uomo è degno di avere un bambino.
Già sarebbe un sollievo per me vedere un unico toro che mettesse in fuga questi eroi, i toreri, e in più un'intera arena assetata di sangue.
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
Gli antichi resoconti di viaggio diventeranno preziosi come le più grandi opere d’arte; perché sacra era la terra sconosciuta, e non può mai più esserlo.
Gli assetati d'amore sono tutti così simili tra loro, che per studiarli ne basta uno. Ancora piú semplice: se quell'uno siamo noi.
Gli inglesi non hanno messo per scritto le loro leggi, se le portano addosso.
Gli occhi molto belli sono insostenibili, bisogna guardarli sempre, ci si affoga dentro, ci si perde, non si sa più dove si è.
Gli unici esseri umani che trovo noiosi sono i parenti.
Gli uomini non hanno mai saputo così poco di sé quanto in questa "èra della psicologia".
Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura.
Gli uomini più tremendi: quelli che sanno tutto e ci credono.
Gli uomini possono salvarsi solo fra loro. Per questo Dio si traveste da uomo.
Gradi della disperazione: non ricordarsi di nulla, ricordare qualcosa, ricordare tutto.
Hitler in pochi anni ha trasformato i tedeschi in ebrei, e oggi tedesco è divenuto una parola dolorosa come ebreo.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
I libri che recensiva li leggeva soltanto in seguito. Così sapeva già quello che ne pensava.
I morti hanno paura dei vivi. Ma i vivi, che non lo sanno, temono i morti.
I pessimisti non sono noiosi. I pessimisti hanno ragione. I pessimisti sono superflui.
I tentativi per tenere in vita il ricordo degli uomini, anziché gli uomini stessi, continuano ad essere pur sempre la cosa più grande che l'umanità abbia compiuto fino ad oggi.
I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo che li hanno creati.
Il comportamento esteriore degli uomini è così equivoco che basta mostrarsi come si è per vivere completamente occultati e sconosciuti.
Il dubbio si fa più illusioni della fede.
Il modesto compito dello scrittore è forse, alla fine, il più importante di tutti: trasmettere ciò che ha letto.
Il nemico del mio nemico non è mio amico.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, e l'ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
Il peggio che possa capitare agli uomini in guerra e cioè morire insieme risparmia loro la morte individuale che essi temono più di tutto.
Il poeta vive di esagerazioni e si fa conoscere per mezzo di fraintendimenti.
Il potere dà alla testa anche a chi non lo possiede ma in questo caso la sbornia svanisce più in fretta.
Il potere è più grande ma anche più fuggevole che mai. Tutti sopravviveranno, o nessuno.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Il ricco raccoglie mucchi e branchi, il potente uomini, il celebre cori.
Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
Il romanzo, creatura di tempi più calmi, può portare qualcosa dell’antica calma nella nostra attuale precipitazione. Per molte persone potrebbe servire come un rallentatore; potrebbe incitare a perseverare; potrebbe rimpiazzare le vuote meditazioni dei loro culti.
Il santo: passa la vita a illustrare le infinite cose che in nessun caso è disposto a fare.
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
In Germania è accaduto tutto, si sono manifestate tutte le possibilità storiche ancora esistenti nell’uomo.
In amore, le rassicurazioni sono praticamente l'annuncio del loro opposto.
Insopportabile una vita di cui si sa troppo.
L'elemento pericoloso dei divieti: che ci si fida di essi e non si riflette su quando sarebbero da cambiare.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
L'importanza di un'anima si misura dal numero di anni che può permettersi di perdere.
L'inattingibile negli animali: come essi ci vedono.
L'infantilismo del pregare: si prega per ciò che comunque si ottiene, anziché per l'irraggiungibile.
L'invenzione dell'inferno è la cosa più orrenda, ed è difficile concepire come, dopo questa invenzione, ci si possa ancora aspettare qualcosa di buono dagli uomini.
L'ostinazione può diventare creativa quando si allea con la pazienza.
L'uomo che ha per totem la zanzara vuole che la sua gente divenga numerosa come le zanzare.
L'uomo ha raccolto tutta la saggezza dei suoi predecessori, e guardate quanto è stupido.
L'uomo migliore non sarebbe colui che ha meno bisogni, bensì colui che, per mezzo di ciò di cui ha bisogno, regala di più.
L'uomo più infimo: quello di cui sono soddisfatti tutti i desideri.
L'uomo, l'animale che si ricorda di quello che uccide.
La caducità delle teorie scientifiche le rende disprezzabili, ma quanto sono caduche le grandi religioni universali, se le misuriamo su ciò che le ha precedute!
La cecità è un'arma contro il tempo e lo spazio; la nostra esistenza è tutta una mostruosa cecità tranne quel poco che riusciamo a cogliere con i nostri miseri sensi.
La cosa più dura per chi non crede in Dio: non avere nessuno cui poter dire grazie. Più ancora che per le proprie miserie si ha bisogno di un Dio per esprimere gratitudine.
La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
La cosa più grande è quella che è divenuta così piccola da rendere superflua ogni grandezza.
La cosa più insopportabile sarebbe un Dio che fosse come l'uomo se lo augura.
La fama rastrella il doppio di ciò che l'invidia ha potato.
La maggior parte delle religioni rendono gli uomini non migliori, bensì più cauti. Quanto vale questo?
La maledizione del dover morire dovrà diventare una benedizione: che si possa ancora morire quando vivere è insopportabile.
La massa non si sente mai sazia. Fin quando resta un uomo non ancora catturato da lei, essa mostra il suo appetito.
La musica è la migliore consolazione già per il fatto che non crea nuove parole. Anche quando accompagna delle parole, la sua magia prevale ed elimina il pericolo delle parole. Ma il suo stato più puro è quando risuona da sola. Le si crede senza riserve, poiché ciò che afferma riguarda i sentimenti.
La musica è la vera storia vivente dell’umanità, di cui altrimenti possediamo solo parti morte. Non c’è bisogno di attingervi, poiché esiste già da sempre in noi, e basta semplicemente ascoltare, perché altrimenti si studia invano.
La noia mortale che emana da quelli che hanno ragione e lo sanno. Chi è veramente intelligente nasconde di aver ragione.
La parola libertà serve a esprimere una tensione importante, forse la più importante. L’uomo vuole sempre andare via, e se il luogo dove si vuole andare non ha nome, se è indefinito, senza confini, allora lo si chiama libertà.
La più perfetta e terrorizzante opera d'arte dell'umanità è la sua ripartizione del tempo.
La promessa dell'immortalità basta a mettere in piedi una religione.
La qualità catastrofica di Dio era la sua grandezza.
La retorica altrui e l'avversione che suscita ci servono a trovare la strada per uscire dalla nostra.
La speranza dell'aldilà colora sempre la vita del fedele, così che si ha ragione di parlare di una massa lenta, cui appartengono tutti insieme i seguaci di una fede.
La vecchiaia, quando è degna di questo nome, dovrebbe portare il meglio.
La verità dev’essere un temporale: quando ha purificato l’aria, se ne vada. La verità deve cadere come un fulmine, altrimenti non ha alcuna efficacia.
La vita è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. Una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia.
Le cariche onorifiche sono per gli imbecilli; meglio vivere nella vergogna che negli onori; soprattutto, niente onorificenze; libertà ad ogni prezzo; per pensare. Gli onori sono appesi come arazzi sugli occhi e sulle orecchie; chi riesce più a vedere, a sentire! Negli onori asfissiano i sogni e si disseccano gli anni buoni.
Le donne più sciocche: quelle che vanno subito a raccontare tutto; al primo orecchio che capita; e prima che le cose siano veramente successe.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
Le persone su cui facciamo assegnamento, e le persone che fanno assegnamento su di noi, una commedia.
Le religioni si trasmettono il contagio. Appena ci si addentra in una, subito sentiamo che se ne risveglia un'altra in noi.
Le religioni storiche mondiali portano nel sangue un presentimento delle insidie della massa. Ciò che esse desiderano è, al contrario, un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro ubbidienza.
Le voci degli uomini sono il pane di Dio.
Leggendo i grandi autori di aforismi si ha l'impressione che si conoscano tutti bene fra loro.
Lei lo sposò per averlo sempre con sé. Lui la sposò per dimenticarla.
Maledetta sia la vendetta, e se massacrano il mio fratello prediletto non voglio vendetta, voglio altri uomini.
Mi addolora che non si arriverà mai a un'insurrezione degli animali contro di noi, degli animali pazienti, delle vacche, delle pecore, di tutto il bestiame che è nelle nostre mani e non ci può sfuggire.
Nei libri che ricordiamo c'è tutta la sostanza di quelli che abbiamo dimenticato.
Nell'oscurità le parole pesano il doppio.
Nessun sogno è mai stato così insensato come la sua spiegazione.
Niente è più noioso dell'essere adorato. Come fa Dio a sopportarlo?
Non c'è fede tanto disgustosa da prevenirne una più disgustosa.
Non ci sono più parole potenti. Capita di dire "Dio" solo per pronunciare una parola che una volta era potente.
Non credere a nessuno che dice sempre la verità.
Non esiste una scrittura che sia sufficientemente segreta da permettere all'uomo di esprimersi in essa con verità.
Non ho mai sentito parlare di un uomo che abbia attaccato il potere senza volerlo per sé, e in questo i moralisti religiosi sono i peggiori.
Non potremo mai più odiare chi abbiamo veduto dormire.
Non siamo mai abbastanza infelici per migliorare il mondo. Troppo presto, siamo ancora in collera.
Non vedo in nessun luogo un Dio della vita, vedo dei ciechi, che guarniscono con Dio i loro misfatti.
Non vince la donna che corre dietro, né quella che scappa. Vince quella che aspetta.
Nulla l'uomo teme di più che essere toccato dall'ignoto.
Oggi non è più vero, ormai, che le scimmie siano vicine all’uomo più di altri animali. Può darsi che per lungo tempo non ci siamo molto differenziati da loro; allora erano nostre parenti strette; oggi, attraverso innumerevoli metamorfosi, ce ne siamo così allontanati da aver qualcosa in comune con gli uccelli non meno che con le scimmie.
Ogni decisione è liberatoria, anche se conduce al disastro. Perché altrimenti così tante persone correrebbero diretti e con gli occhi aperti incontro alle loro sventure?
Ogni frase può avere il suo effetto, anche la più dimenticata, anche fra mille anni.
Ogni imbecille, basta che ne abbia voglia, può perturbare la mente più complicata.
Ogni lingua ha un suo silenzio.
Ogni parola pronunciata è falsa. ogni parola scritta è falsa. Ogni parola, è falsa. ma cosa c'è senza la parola?
Ogni vecchio si vede come una somma di astuzie riuscite. Ogni giovane si sente l'origine del mondo.
Ogni volta che si guarda con attenzione un animale, si ha l'impressione di vederci dentro un uomo che si fa beffe di noi.
Ognuno dovrebbe vedersi mentre mangia.
Ognuno vuole amici potenti. Ma loro ne vogliono di più potenti.
Per quanto sgradevoli siano i nemici, non diventeranno mai noiosi come i seguaci.
Perfino la finta modestia serve a qualcosa: aiuta gli altri a conservare la loro fiducia in sé.
Prevede sempre la fine: per non cominciare niente.
Psicologia, tollerabile quando complica gli enigmi che simula di risolvere.
Quando tutti gli animali impareranno a sparare? Quando diventerà pericoloso per ogni cacciatore sparare?
Quand’anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo più sfacciato di seccare Dio, il peccato più nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione.
Quante letture ci si risparmierebbe, se si conoscessero prima gli scrittori. Tutte le letture?
Quanto più fittamente la terra si popola, e quanto più meccanico diventa il modo di vivere, tanto più indispensabile deve diventare la musica. Verrà un giorno in cui essa soltanto permetterà di sfuggire alle strette maglie delle funzioni, e conservarla come possente e intatto serbatoio di libertà dovrà essere il compito più importante della vita intellettuale futura.
Quel che per il povero è la speranza, per il ricco è l’erede.
Quel che si pensa ogni giorno può anche non essere sempre importante. Ma enormemente importante è quel che ogni giorno… non si è pensato.
Quello che era timor di Dio è diventato timore di Dio nei nostri confronti, e questo suo timore è così grande che Dio si tiene nascosto e nessuno lo trova più.
Queste anime di vermi come potrebbero capire che è importante disprezzare il denaro, anche se uno ne ha bisogno!
Queste famiglie! Tutte uguali, eppure ciascuna così fiera di sé!
Scrivere ti dà sollievo. Persino quando non hai niente da dire, scrivere ti dà sollievo. Ma lo sappiamo, quando non abbiamo niente da dire?
Se avesse usato bene il suo tempo, non sarebbe diventato nessuno.
Se si sapesse di più del futuro, il passato sarebbe ancora più pesante.
Se vuoi essere felice, non andare sempre fino in fondo. C'è tanto anche in mezzo!
Sembra che gli uomini provino più sensi di colpa per i terremoti che per le guerre che essi stessi fomentano.
Sfrontatezza del ricco che consiglia i poveri.
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
Si scrive per essere diversi. Chi imbroglia scrivendo rimane ciò che comunque è.
Si soffoca in ogni famiglia che non sia la propria. Anche nella propria si soffoca, ma non lo si nota.
Si vuole diventare migliori, si dice; ci si vuole solo rendere le cose più facili.
Solo i desideri miserevoli, quelli superflui, quelli spudorati, vengono esauditi, mentre i grandi desideri degni di un uomo rimangono inesaudibili.
Solo il miscredente può misurare appieno la felicità della fede.
Solo l'incredulo ha diritto al miracolo.
Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Soltanto il sapere che esita conta. Questo è ciò che, più di ogni altra cosa, manca al computer: l'esitazione.
Successo, veleno per i topi che si usa per l’uomo, pochissimi ne scampano.
Talvolta ho la sensazione che le parole siano tutte prive di valore, e mi domando perché ho vissuto. Ma non trovo risposte. E l'intensità della domanda a poco a poco viene meno, e io mi siedo alla scrivania ed è di nuovo a far parole.
Tre atteggiamenti fondamentali dell'uomo che corteggia una donna: il millantatore, quello che fa promesse, quello che implora la mamma.
Tutte le cose che uno dimentica gridano aiuto nei sogni.
Tutte le opinioni possibili possono esprimersi moralmente; cioè: nulla è tanto immorale da non poter essere, in qualche posto, ammesso e prescritto.
Tutte le religioni soffrono del fatto che i predicatori possano parlare a lungo e soddisfatti di sé. Così le loro parole diventano sempre più lontane e scaldano la loro vanità, anziché penetrare nel cuore di chi ascolta.
Tutto ciò che si annota è già troppo vecchio.
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
Una donna, prima di tutto, è una donna, e come tale avanza pretese che uno studioso serio non si sognerebbe neppure lontanamente di soddisfare.
Una frase sola è netta e bella. Già la successiva le toglie qualcosa.
Una madre è contenta di essere niente altro che una madre; ma dove troveresti un'altra persona che è soddisfatta con questo solo ruolo?
Una noia mortale emana da quelli che hanno ragione e lo sanno.
Uno che deve sempre mentire scopre che ognuna delle sue bugie è vera.
Vile, veramente vile è solo chi ha paura dei suoi ricordi.
È facile essere ragionevoli se non si ama nessuno, neppure se stessi.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.